Implementazione della modellazione informativa e della relativa metodologia BIM in I.T.E. S.r.l.
Nel solco della crescita intrapresa dalla nostra azienda siamo particolarmente entusiasti di annunciare che abbiamo avviato l’implementazione della metodologia BIM e l’uso dei modelli informativi per la fase di progettazione e costruzione delle opere, in prima battuta per le commesse più significative, con l’obiettivo di estendere poi questo workflow alla totalità delle opere.
Al fine di raggiungere questi scopi è stato inserita una figura specifica, ovvero il BIM Manager che ricoprirà in questa prima fase il ruolo di BIM Implementation Manager, per integrare i processi di gestione attualmente presenti con l’uso dei modelli informativi.
Dati i ruoli per cui ITE si sta strutturando ed operando (EPC e General Contractor) questa evoluzione si è resa necessaria per vari motivi che risultano vantaggiosi sia per l’organizzazione che per il cliente che decide di affidarsi a noi; ed anche in relazione agli obblighi normativi sulle opere pubbliche che sono in essere.
Siamo convinti che le Imprese debbano essere le prime promotrici di questo processo di implementazione, essendo i maggiori interessi ricadenti su di loro e su chi, a valle, dovrà gestire l’opera.
I primi temi (Model Use) su cui si andrà ad innestare questa metodologia all’interno dell’azienda sono:
– Produzione documentale da modello informativo: questa attività in particolare impatterà sulla progettazione costruttiva ed as-built.
Elaborato grafico costruttivo con informazioni estratte in maniera automatizzata da modello, per porzione di edificio alberghiero
– Coordinamento integrato: Implementazione di processi di coordinamento e verifica del progetto prima dell’avvio del cantiere, per l’attuazione dei Livelli di Coordinamento definiti nella norma UNI 11337, ovvero LC1, LC2 ed LC3. In prima battuta saranno implementati i primi due, e, a tendere il terzo.
Analisi delle interferenze con modello
– Verifica dei progetti esecutivi prodotti da soggetti terzi all’azienda: questo processo permetterà di analizzare a fondo i progetti esecutivi, per valutare al meglio l’esecuzione dell’opera o le possibilità di ottimizzazione che lo stesso offre, sia in termini tecnici che economici. In particolare, si analizzeranno:
1. Quantità: Per favorire la redazione di Note Materiali interne coerenti con il progetto e per analizzare la correttezza del CME esposto.
2. Interferenze fisiche: La virtualizzazione del progetto con la produzione di modelli informativi permetterà di rilevare, tramite processi dedicati, la presenza di interferenze, e, iterativamente, di impattare sull’analisi delle quantità.
– Anticipazione delle scelte per riduzione varianti di cantiere: l’anticipazione delle scelte e l’uso di modelli sposta alle fasi di progettazione le criticità sia geometriche che di tipo informativo; in questa fase l’impatto del cambio di scelte e decisioni, nonché le variazioni geometriche per evitare interferenze, hanno un impatto limitato se rapportato a quello del cantiere (tempi dilatati, scelte non ottimizzate rispetto agli spazi disponibili, visione spaziale limitata).
– Aumento della qualità del prodotto finale, ovvero dell’opera: questo obiettivo è di tipo secondario, dipendente dai precedenti, e di livello molto alto.
– Facilitazione del processo di prefabbricazione: crediamo fortemente in questo processo produttivo, per gli innumerevoli vantaggi che offre; vi abbiamo citato sui nostri canali che abbiamo avviato l’attività di prefabbricazione e pre-assemblaggio di centrali termiche, e che continua l’attività di produzione di canali in PAL: la modellazione informativa sarà attività di supporto a questa e verrà sfruttata la digitalizzazione per rendere più affidabili i dati delle parti prodotte.
Modello informativo costruttivo di centrale termica per edificio alberghiero
Centrali termiche pre-assemblate per RSA
In via generale saranno due le dimensioni informative controllate, ovvero:
1. Costi (quinta dimensione informativa): questa dimensione è impattata in più di una fase dal processo di implementazione, sia nella preventivazione che nella fase di pianificazione che nella gestione della commessa, sia in progress che a consuntivo. I costi sono analizzati sulla strutturazione del CME, ripartendoli in maniera specifica secondo il controllo di gestione interno, tenendo sotto controllo eventuali scostamenti critici dal pianificato.
2. Tempi (quarta dimensione informativa): come per la precedente l’analisi dei costi, anche i tempi, rappresentati convenzionalmente tramite diagramma di Gantt, sono pianificati, concordati e monitorati, al fine di rispettare quanto deciso con il team di lavoro e con le imprese che intervengono nel cantiere.
A tendere l’obiettivo è quello di facilitare l’applicazione di questa metodologia dalla fase di design alla gestione (Facility Mangement e Operation&Maintenance) dell’opera realizzata. È per questo che stiamo già raccogliendo e strutturando degli AIR (Asset Information Requirements) dedicati, da implementare su piattaforme dedicate, e per questo stesso motivo AQUA, società partner di ITE, sta investendo e si sta strutturando in questa direzione, evolvendosi in questo campo rispetto alle solide basi già acquisite negli anni precedenti.
Siamo consapevoli che l’integrazione tra la metodologia BIM ed il Project Management è inscindibile, e per questo stiamo correlando questi due temi, con la concretezza che ci contraddistingue.